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Investimenti diretti: Italia ed estero

Investimenti diretti: Italia ed estero

Un investimento diretto in Italia o all’estero è una decisione importante che può rivelarsi assai gratificante e remunerativa. Occorre però essere ben preparati sull’argomento, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti diretti all’estero, che possono essere ancora territorio sconosciuto per alcune realtà personali o aziendali.


Innanzitutto, è bene sapere che un IDE (investimento diretto all’estero) è considerato tale, secondo le norme del Fondo Monetario Internazionale e dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), quando l’investimento ha lo scopo di stabilire un interesse duraturo nel paese estero selezionato e l’investitore estero possiede almeno il 10% delle azioni ordinarie.


Essenzialmente, esistono due tipi di investimenti diretti all’estero che si possono decidere di intraprendere. Si può decidere di impiantare una propria filiale in un altro paese (e in questo caso lo si farà attraverso la forma greenfield se si sceglierà un’area mai utilizzata prima, oppure nella forma brownfield se l’area prescelta andrà incontro a riconversione), oppure si può optare per un investimento M&A (Merge & Acquisition), cioè la fusione o l’acquisizione di un’azienda già presente nel paese di riferimento.


Impiantare una propria filiale all’estero comporta quasi automaticamente un aumento dello stock di capitale del paese estero di vostra scelta, mentre un eventuale aumento dello stock di capitale portato da un investimento M&A dipenderà dalla strategia che si vorrà intraprendere in quanto investitori. Nonostante il profitto per il paese estero non sia altrettanto veloce ed immediato, gli investimenti diretti all’estero in forma M&A sono al momento la maggioranza.


Infine, è bene essere a conoscenza della differenza tra investimento diretto all’estero attivo e investimento diretto all’estero passivo. L’investimento diretto attivo (in uscita) è quella tipologia in cui, dalla propria economia domestica, si investe in un paese straniero, mentre l’investimento diretto passivo (in entrata) si riferisce al caso opposto.


Un investimento diretto all’estero è un passo particolarmente importante nel mondo odierno, dove l’internazionalizzazione e la globalizzazione acquisiscono ruoli ogni giorno più fondamentali.

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